Una Escort per la Panda

Non si tratta di due automobili diverse, nè di un'improbabile joint venture tra Ford e Fiat.
La escort protagonista della nuova campagna televisiva per Panda è una donna in carne ed ossa, modello attraverso cui i creativi di Leo Burnett esplorano costumi e vizi degli italiani.
Obbiettivo dello spot, visibile sulle principali reti nazionali a partire da domenica 27 Novembre, è quello d'ironizzare su un fenomeno discusso quanto attuale: quello delle 'accompagnatrici di lusso'.
Il tono vuole essere satirico e per nulla offensivo, come sottolineato dalla riconferma di Piero Chiambretti a voce fuori campo.
C'è da augurarsi che gli italiani abbiano ancora tanta voglia di ridere e di scherzare su problemi reali: l'argomento è scottante e gli animi potrebbero infiammarsi di rabbia, più che di passione; soprattutto quelli delle donne, ormai stanche di vedere la loro immagine abbassata a noiosi e ripetitivi clichè.



Fonte e Immagine:
youmark.com

Religione tra peccato e missione

Le tematiche religiose accomunano le nuove campagne DonnaOro e Benetton.
L'annuncio stampa della nota marca di gioielli sarà visibile sui periodici nazionali tra la metà e fine dicembre. 
Una croce di brillanti arricchisce il decoltè di una bella donna fasciata in un tubino nero; il prezioso gioiello, circondato da un'alone di luce a forma di 'D', è proposto allo stesso tempo come oggetto del peccato e veicolo per l'ascensione verso una sfera superiore. Visual e payoff , uniti in un unico sfondo nero, definiscono le caratteristiche del brand: il legame profondo e proibitivo fra la donna e l’oro.

Benetton non rinuncia al suo stile provocatorio nel promuovere la Fondazione Unhate, nata con lo scopo di contrastare la cultura dell'odio a favore della tolleranza e della reciproca comprensione.
Concreto veicolo di riconciliazione tra le parti e riconosciuto simbolo dell'amore, il bacio diviene principale leitmotiv del progetto. E così stamattina su Ponte dell’Angelo a Roma, vicino al Vaticano, è apparso un manifesto con il Santo Padre e l'Imam egiziano uniti in un bacio; stesso fatto si è ripetuto a Milano, dove i manifesti con Barack Obama e Hu Jintato sono stai appesi in Piazza Affari e in Piazza Duomo.

Tante saranno le iniziative tese a coinvolgere tutti i possibili stakeholder:  dalle nuove generazioni alle istituzioni, dalle organizzazioni internazionali a quelle non governative, dai talenti della cultura alle persone che da semplici cittadini sono diventate leader di movimenti pacifisti; quell'insieme di soggetti, inomma, che si sono distinti per pensieri e azioni contro la causa dell'odio.                                                    
Segnaliamo:
Il piano di affissione a sorpresa, in cui saranno ingaggiati gruppi di giovani per allestire ed attaccare i manifesti in luoghi significativi per il processo di pace: Tel Aviv, New York, Roma, Milano, Parigi.
Il film 'Unhate', pellicola del regista francese Laurent Chanez, che racconta il precario equilibrio e l'intreccio tra amore e odio;  in un crescendo d'immagini volutamente ambigue, il film sarà visibile sui siti di Unhate e Benetton, su Youtube ed in alcuni cinema slezionati.
La raccolta d'immagini della campagna United Colors of Benetton e degli eventi rilevanti, come ad esempio le azioni di guerra nei punti 'caldi' del mondo. In futuro si potranno pubblicare fotografie e video che andranno a comporre un immenso 'album' virtuale, mentre sono già attive due applicazioni ad hoc:
1. Unhate Kiss Wall, che sceglie in modo casuale le immagini caricate sul web dalle persone e le unisce in un bacio appassionato.
2. Unhate List, un elenco (su piattaforma Twitter) costantemente aggiornato con i nomi di cose e persone che non si odiano.
L'installazione artistica che prenderà forma reciclando bossoli di proiettile inviati dalle zone di guerra. Sarà l’artista cubano Erik Ravelo di Fabrica a fonderli nella Unhate Dove, colomba di pace lunga 4 metri e portatrice del messaggio contro l'odio e l'intolleranza. 

Immagini:
youmark.it
mnews.com
Fonti:
repubblica.it
youmark.it   

Narcyso: l'immagine perfetta è virtuale

Lo specchio riflette un'immagine insoddisfacente di voi? Avete l'impressione che vi parli maligno come alla regina di Biancaneve? Addirittura si diverte a canzonarvi con la puerile filastrocca che fa rima con 'cesso'?
Vanitosi di tutto il mondo rilassatevi: Shiseido ha trovato la soluzione ideale per voi. Porta il nome evocativo di Narcyso ed è uno specchio virtuale con videocamera interna, in grado di catturare la vostra immagine e di sovrapporvi in 3D make-up di qualsiasi genere, occhiali, gioielli, borse ed altri accessori.
Tutto quello che dovete fare è comportarvi come se foste davanti ad uno specchio normale; il magic mirror effettuerà un riconoscimento facciale, permettendovi  di apparire al massimo senza il minimo sforzo. Lo schermo è dotato di touch-screen, attraverso cui si possono scegliere diversi tipi di cosmetico per poi abbinarvi gli accessori adatti. La gamma di colori selezionabili è vasta e comprende anche le diverse gradazioni di sfumato, intenso, miscelato.
Il vantaggio è quello di provare un make-up completo (occhi, guance, labbra) senza bisogno di struccarsi durante e dopo. Non solo: una volta trovato il look ideale, si può memorizzare l'istantanea per confrontare diverse soluzioni e decidere quale tra queste sia la migliore.   I trucchi selezionati, ovviamente, si potranno acquistare direttamente alla cassa.
Narcyso è disponibile in vari formati e può essere integrato anche in una vetrina; inoltre è già previsto lo sfruttamento della piattaforma in altri campi, come i sistemi di comunicazione (web, tv interattiva, consolle, palmari e cellulari, device mobili), l'hairstyle o la chirurgia estetica.
Per il momento il miracolo tecnologico si trova solo in Giappone ed in Inghilterra, ma siamo sicuri che 'la più bella del reame' abbia ormai i giorni contati anche in Italia.


Immagine:
mymakeup.it
Fonte:
youmark.it

Il consumatore al centro

Si moltiplicano le iniziative tese a coinvolgere il consumatore nell' esperienza del prodotto. I cinque sensi interessati sono quelli citati da Bernd Schmitt nella definizione di Marketing esperenziale:
1. vista, udito, olfatto, gusto e tatto (SENSE)
2. sentimenti ed emozioni (FEEL)
3. creatività e cognizione (THINK)
4. fisicità (ACT)
5. relazionalità (RELATE) 
Lo strumento più utilizzato per raggiungere il potenziale acquirente è il sito internet, attraverso cui si può personalizare il prodotto, iscriversi a corsi e concorsi, partecipare ad eventi esclusivi; da non sottovalutare anche la sempre più diffusa esperienza del concept store.
Tra le iniziative più recenti, segnaliamo:
'Svegliati e premiati' - nuovo concorso di Caffè Splendid, sul cui sito  si possono reperire tutte le informazioni necessarie.
'Impara a cucinare gratis' - 4 giorni di corsi gratuiti sponsorizzati dalla nota marca Kenwood ed organizzati presso la Cook&Books Academy di Mondadori. E' obbligatoria l'iscrizione via mail.
'Pantofolart' - l'idea del marchio InBlu, che dà la possibilità all'utente di creare la sua pantofola personalizzata per poi vedersela recapitare a casa.
Shop tecnologici per Coin - l'iniziativa nata dall'accordo tra Coin e Cdc, prende il via nelle città di Brescia e Trieste; l'utente è chiamato a personalizzare il punto vendita con accessori e dispositivi ad hoc.
'Nuovi talenti per l'Europa' - contest RAI creato dai giovani under 18 sul tema della cittadinanza europea. Si partecipa creando uno spot di tre minuti sul volontariato e caricandolo on-line.

Fonti:
comunicazione.it
mmetschmitt.com
splendidcaffe.it
pantofolart.com
youmark.it
nuovitalenti.rai.it

Riassumere un testo? Impara da Picasso.

Il web writer è un tipo di poche, chiare, semplici parole.
Eppure la capacità di sintesi è il punto d'arrivo di un lungo processo. 
Non ci credi? 
Il tuo insegnate si chiama Picasso.




Incisione rupestre o disegno di un bambino alle prime armi?
Nulla di tutto ciò: lo schizzo che vedi è l'ultima delle 10 Metamorfosi con toro di Pablo Picasso. 
Poche linee essenziali sono il risultato di una scomposizione lunga e graduale.

Ma come procedeva, quindi, il famosissimo pittore?
Al contrario.

  • Studiava a lungo la fisicità dell'animale
  • Definiva bene forme e volumi
  • Scomponeva le parti anatomiche in solidi geometrici 
  • Riduceva i particolari in pochi tratti essenziali.

Sembra proprio che l'artista abbia finito laddove avrebbe dovuto cominciare.



I soliti... idioti
Sono loro, gli avventori scettici e disinformati.
Riconoscerli è semplice: stanno davanti alle opere con tanto di sopracciglio alzato e sorriso incredulo, sussurrando: "Mio figlio l'avrebbe disegnato meglio".
Forse non sanno che Picasso avrebbe accolto la critica come un complimento.

Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino [...] Tutti i bambini sono artisti nati; il difficile è rimanerlo da adulti.

Così il pittore spagnolo riassumeva il senso della rivoluzionaria corrente cubista.


L'uovo
Che cosa s'invidia a un bambino?
La purezza.
E cos'è la purezza?
Semplificazione.
Questo voleva raggiungere Picasso: forme pure, attraverso l'eliminazione del particolare.  

Quando uno inizia un ritratto e cerca per successive eliminazioni di trovare la forma pura, finisce inevitabilmente con un uovo.

Il "Toro n. 10" è quell'uovo, forma embrionale e sintesi essenziale.


7 passaggi
Anche per lo scrittore la semplificazione si chiama sintesi.
Operazione per niente facile. 
Che dici, proviamo ad imitare Picasso?
Procedendo al contrario, potresti trovare il tuo "uovo" (forma pura). 
Ecco i 7 passaggi per la sintesi:

  1. impara bene l'argomento nella sua complessità
  2. interpreta il contenuto in modo soggettivo
  3. scrivi "a getto" tutto quello che ti viene in mente
  4. scomponi il testo in frasi brevi
  5. pulisci il contenuto da refusi, avverbi, anacoluti, subordinate ecc.
  6. semplifica il linguaggio, usando la forma attiva e la costruzione paratattica
  7. sintetizza il concetto in linee essenziali.


Picasso era un pittore sublime; eppure, voleva disegnare come un bambino.
Un grande insegnamento per chi scrive: esprimersi in modo sintetico significa dominare la lingua.


Fai una prova
Mi viene in mente un'originale sfida lanciata qualche mese fa sul Corriere della Sera: "Un romanzo in sei parole. La sintesi è tanto preziosa quanto difficile".
Tra i romanzi a scelta c'erano Pinocchio, Moby Dick ed Harry Potter. 
L'impresa richiedeva una conoscenza della materia e la capacità di riassumere significati complessi. 

Ti va di metterti alla prova e di fare l'esercizio con me? 
Potrebbe esserti molto utile.
Io ho scelto Pinocchio; tu hai massima libertà decisionale.
Prima, però, leggi gli ultimi consigli


7 consigli
1. Torna bambino e concentrati sul contenuto della favola
2. Pensa alla morale   
3. Prendi un foglio di carta - oppure il PC
4. Annota tutte le parole/frasi che ti vengono in mente sull'argomento
5. Collega le parole/frasi in periodi di due o tre righe
6. Pulisci il linguaggio
7. Riassumi il concetto in 6 parole
8. Condividi il tuo risultato
9. Guarda il mio Pinocchio in 6 parole


Fonti:
Wikipedia - 'Cubismo'
corriere.it
lanazione.it
repubblica.it
pensierieparole.it
Immagini:
nazione.it

Feeling Red Passion

Campari l'ha sempre saputo: sentiamo e viviamo in rosso gran parte delle nostre emozioni; tanto che la nota bevanda scarlatta si presenta da anni come magico filtro di piacere e peccato, capace di scaldare il cuore e soddisfare il palato.
Il colore rosso, vera star della brand image, continua ad essere filo conduttore tra la femminilità matura di Milla Jovovich, protagonista del Calendario 2012, ed il nuovo sito internet firmato Fullfix.


Il calendario dal titolo It’s the end of the world, baby! è stato presentato a Milano il 27 ottobre; le 13 immagini del fotografo francese Dimitri Daniloff giocano con la profezia Maya, secondo cui il 21/12/2012 ci attenderebbe la fine del mondo che conosciamo e l’inizio di un periodo di grande trasformazione. Campari risponde con scatti sorprendenti ed evocativi, che ritraggono la natura nelle sue immense manifestazioni (dalla desertificazione alla caduta dei meteoriti); l'obiettivo cattura la celebrazione della vita, la trasformazione positiva, il nuovo inizio, l'ottimismo.
Il sito internet punta su un nuovo layout, in cui lo sfondo ha il compito di simulare l’effetto di un sanguigno liquido in movimento attraversato da sprazzi di luce.


Fonti:
youmark.com
blog.panorama.it

Prova a dirlo con i libri


Li abbiamo tutti, non sempre nei posti giusti.
Sono i libri, che giacciono abbandonati sulla scrivania, impilati nella libreria o chiusi in vecchie scatole.
Quando li riprendiamo in mano?
Raramente: sono pagine già lette; eppure, continuano ad essere muti testimoni di una vita passata, scrigni contenenti attimi e momenti irripetibili.
A tutti è successo di aprire un vecchio volume e di scoprire tra le sue pagine ingiallite un foglio d'appunti, una scritta scarabocchiata a margine, un buffo disegno o un fiore secco usato come segnalibro.
Bene, esiste un blog che raccoglie questi piccoli tesori dimenticati in 35 sezioni: si chiama Forgotten Bookmarks.
Consultare per non dimenticare!

Immagine da:
pic.pt.it
Fonte:
repubblica.it

NaNoWriMo: GF della scrittura?

L'aureo 'palazzo delle lettere' s'indigna offeso e dalla sua posizione arroccata s'irrigidisce dietro solide mura per difendersi da un attacco indecente: la città è stata invasa da una moltitudine di menestrelli dilettanti ed entusiasti, che rumoreggiano nel forum virtuale orgogliosi delle loro storie sgangherate.
'Scrivere un romanzo, avevamo scoperto, era come guardare la tv ... ci si carica di caffeina e di cibo spazzatura, si fissa lo schermo per un paio d'ore e una storia si muove davanti a noi'
Questa la dichiarazione di guerra lanciata da Chris Baty, fondatore del rivoluzionario progetto National Novel Writing Month (NaNoWriMo), che, partendo dalla San Francisco Bay Area come trovata motivazionale per un gruppo di 21 amici, ha trovato successo in tutto il mondo.
Tutti i comuni mortali possono far parte del movimento, ma per vincere si deve completare un romanzo di 50.000 parole nell'arco di un mese: quello di Novembre.
'Ahimè che miserabile aspirazione!', sospira indignata Laura Miller sulle pagine di Salon, attaccando senza esclusione di colpi quelli che definisce 'scritti spazzatura' ed un concorso ridicolo che ha visto vincere nel 2010 ben 21.600 persone (1/5 dei partecipanti).
Critiche giuste ed accorate, ma che restano finora inascoltate: il numero d'iscrizioni al NaNoWriMo, infatti, è in forte aumento e si calcola che entro il 2027 ogni cittadino americano proverà a scrivere un romanzo breve.
La 'sommossa rivoluzionaria', possa questo piacere o meno, conta ormai 200.000 accoliti, con due convinzioni tipicamente americane:
1. ogni persona ha dentro si sè una storia da raccontare;
2. tutti gli scrittori hanno bisogno di un termine preciso e di un metaforico 'calcio nel sedere', che funga da stimolo.
Gli organizzatori incoraggiano gli improvvisati scribacchini a comunicare il loro pensiero in qualsivoglia modo, alzando i vessilli  del 'potenziamento intelettuale' e del 'divertimento senza pretese'.
Intanto dentro le spesse mura dell'austero palazzo, c'è chi comincia a dar segno di cedimento, sostenendo che non ci sia nulla di male nell'esistenza di una democratica piazza virtuale dove tutti possono esprimere il loro talento nascosto.
Menestrelli divertenti o scrittori promettenti?
Tralasciando il fatto che il metro di valutazione per determinare i vincitori del concorso si limita alla semplice conclusione dell'opera senza far minimo cenno alla qualità del contenuto, credo che il pericolo sia quello di ridurre la scrittura ad un mero 'esercizio narcisistico' ad uso e consumo di un altrettanto 'narcisistico commercio', per dirla con la Miller.
In un'epoca in cui 'tutti possono essere e fare tutto' le capacità individuali, lo studio e la gavetta diventano spesso superflui.
In queste polemiche 'letterarie', se pur su un piano diverso, rivedo le questioni suscitate dall'inaspettato successo dei primi concorrenti del 'Grande Fratello': giovani rampanti e digiuni di qualsiasi esperienza che spopolavano in tv oscurando professionisti con decenni di lavoro alle spalle. Di fatto, il fenomeno 'successo senza sforzo in eccesso' è durato un soffio, anche perchè non si è persa occasione di sottolineare come fosse insostenibile ed indecente che certa gente potesse arrivare in alto senza alcun sacrificio.
Sicuramente ogni meta si raggiunge con fatica, specialmente se si tratta di cultura letteraria; d'altra parte troppo spesso si ha paura di fronteggiare fenomeni nuovi, che sfruttano mezzi diversi fino a ieri inesplorati.
Tornando al nostro discorso, se da un lato 'il palazzo delle lettere' fa bene a difendere battagliero le sue posizioni di contenuto, dall'altro dovrebbe socchiudere le porte ed osservare dallo spioncino le nuove tendenze senza temere sconti meritocratici.
Credo che il modo giusto di ergersi contro la mercificazione e l'abbassamento della cultura sia quello di scendere in piazza con le proprie certezze, senza temere un nemico che si reputa nettamente inferiore; utile sarebbe dare la possibilità di emergere a chi davvero lo merita, prima che quest'ultimo vada ad ingrossare le fila delle 50.000 parole sul web.
Il signor Baty, da parte sua, riconosce che molte delle prime bozze visibili su NaNoWriMo sono 'merda totale', ma si difende portando ad esempio l'uscita di bei romanzi come 'Acqua per elefanti', bestseller 2006 di Sara Gruen, e La notte al circo di Erin Morgenstern; ben lungi da lui, comunque, introdurre in un mercato già saturo '37.500 romanzi schifosi all'anno', per continuare a dira con la Miller. Almeno per il momento ...

Fonte:
economist.com

Chi vuole un Lucano, alzi la mano!

Vi ricordate le feste di compleanno dei compagni di scuola quando eravamo bambini? Si giocava per ore, scatenandosi in corse affannate; poi, sfiniti e sudati, ci si radunava intorno al tavolo imbandito e la mamma, alzando una bottiglia, gridava: 'Chi ha sete? Chi vuole bere?' E noi, in punta di piedi, alzavamo il bicchiere di plastica in aria urlando 'Io, io, io'.
Se la scena è un pò sbiadita ed offuscata nella vostra memoria, non vi preoccupate: dal 6 novembre ci pensa Amaro Lucano a ricordarvi i bei tempi passati.
Con il claim 'Chi vuole un Lucano, alzi la mano', il brand vuole ricollocarsi sul mercato e ringiovanire la propria immagine, per differenziarsi dai concorrenti senza rinunciare a stile e tradizione.
La campagna on air è un prodotto dell'agenzia McCann Erickson e fa parte di un più vasto progetto multimediale, che vedrà anche il rinnovamento del sito web per mano di MRM Worldwide Italia.
Lucano confida nel fatto che lo slogan, musicale ed orecchiabile grazie ad un uso semplice e sapiente della rima, diventi presto un tormentone; noi ci auguriamo che siano tanti i Peter Pan pronti a cogliere l'ironia ed il gusto pieno della vita. D'altronde, cosa chiedere di più?


Video:
youtube.com
Fonte:
youmark.it

Salumi Negroni in tutte le occasioni


Con la nuova campagna televisiva in onda dal 6 novembre, Negroni vuole convincere gli italiani che i suoi salumi sono adatti in tutte le occasioni.
Gli affettati in vaschetta sfilano al centro di contesti alimentari sempre differenti; attraverso l'espediente visivo che richiama le tecnologie touchscreen, la mano dello spettatore fa scorrere uno schermo immaginario su cui appaiono in sequenza i possibili contesti culinari.
Il sottofondo musicale è quello dell'intramontabile jingle Negroni, riarrangiato per l'occasione dai musicisti della Bottega del Suono.
L'idea risulterà così stuzzicante da stimolare nello spettatore la voglia di stuzzichini a tutte le ore?

Immagine da:
ibelieveinadv.com
Fonte:
youmark.it