Le mappe mentali e la sindrome da foglio Dash

Vade retro foglio bianco, arrivano le mappe mentali.
Sì, ma cosa sono?
Si può imparare ad orientare il cervello, come una bussola?
Risposta affermativa; e adesso vediamo come.


Copione già visto
Succede ogni volta che ti metti a scrivere.
Lo stai fissando da un quarto d'ora, ma rimane bianco che più bianco non si può; l'unico ad essere rosso sei tu. Le dita tamburellano impazienti sui tasti, sfiorandoli appena: non vogliono osare.
Lui si chiama foglio bianco.
Tu non lo so; ma sembri lo scrittore in crisi di una classica scena da film.
Copione già visto?
Meglio scrivere una nuova sceneggiatura.

Tensione da ispirazione
Il punto è che conosci l'argomento e sai comunicare; ma se è vero che "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", tra te e il tuo progetto c'è il famoso blocco iniziale.
Da dove inizio? E cosa scrivo?
Un conto è l'ispirazione, un altro la tensione.
Sappi che bombardare il cestino con fogli di carta trasformati in proiettili non è produttivo: quelle che devi affilare si chiamano armi da costruzione
Basta perdere tempo prezioso: la cura per la tua sindrome esiste.

Questione di emisferi
L'attimo fuggente si cattura in un attimo.
Paradossale, ma vero.
Sono pochi e semplici i passaggi per:
1. eliminare la tensione
2. chiarirti le idee
3. presentare i contenuti in modo efficace.

Tutti noi possediamo una scatola (cranica), che protegge una massa (cerebrale).
Ti è mai capitato di osservare l'una e l'altra in carne e ossa? 
Contenitore e contenuto hanno la forma di una noce - da cui il modo di dire "hai la testa dura". Eppure il cervello è un ingranaggio complesso con due emisferi - destro e sinistro - che funzionano in sincronia. Ogni emisfero ha dei compiti precisi: osserva questo schema per credere:


Riassumiamo così:
1. nella parte destra del cervello risiede la sfera creativo-intuitiva
2. nella parte sinistra, quella logico-razionale.
L'intero ingranaggio funziona alla pefezione, quando i due emisferi lavorano in modo sincronico e complementare; immaginali come due ruote dentate, che s'incastrano alla perfezione per girare.
Quando scrivi, l'attimo che devi catturare si chiama "idea".
Ne hai appena avuta una? Stai sfruttando l'emisfero sinistro; quando devi esprimerla, entra in gioco quello destro. Naturalmente i ruoli non sono sempre così definiti; per questo si parla di funzioni complementari: in alcune circostanze userai la parte sinistra del cervello, in altre quella destra.
Non solo.
Ci saranno anche occasioni in cui la prima servirà per confermare la seconda e viceversa.
 
Lampadine e fili
Se l'idea è la lampadina del genio, il cervello è l'appartamento da illuminare.
In principio ne hai avuta una: è stata come un lampo nella stanza buia; ma sai che un attimo di luce non è sufficiente per vederci chiaro.
Conviene costruire un vero e proprio impianto, con tanto di fili elettrici.


Occhi e mente
Fai attenzione: sto parlando di fili metaforici.
Quelli elettrici vanno staccati: telefono, radio, I-Pod, I-Pad, TV e pc.
Devi riuscire a concentrarti.
Libera la mente dalla vista degli occhi, chiudendoli su tutto quello che ti circonda.
Riaprili.
Hai visto?
La trasformazione è già avvenuta.
Che luce sia.
 
Istruzioni per... l'abuso
Ecco le istruzioni per l'abuso creativo:
1. prendi lo spudorato foglio di carta - se non ne hai più, stirane quello appallotolato
2. scrivi l'argomento da trattare - la tua idea/lampadina - al centro del foglio
3. crea più collegamenti possibili - i tuoi fili elettrici - scrivendo tutto ciò che ti viene in mente sull' argomento
4. usa immagini e colori, per disitnguere i concetti.
Pensi che un'idea sia stupida e non l'hai annotata?
Male: creatività uguale libertà d'espressione.
Ti consiglio di abusare.
 
Mappe mentali
Riposati qualche minuto e riprendi in mano il foglio, che bianco non è più.
Hai appena collegato l'argomento principale a una serie di parole o frasi, più o meno pertinenti.
Ora ti chiedo di continuare l'esercizio in questo modo:
1. crea altri collegamenti, partendo da quelli precedenti
2. guarda il risultato e troverai un articolo scritto quasi per intero.
Di mappa visiva abbiamo già parlato; quella che hai creato adesso si chiama mappa mentale: la prima orienta gli occhi; la seconda le idee.
 
4 regole, ma buone
Imparare a costruire mappe mentali è utile per scrivere e trovare nuove idee.
Ecco 4 semplici regole:
1. scrivi parole chiave e frasi molto brevi - rischieresti di rendere confusionaria la mappa
2. dividi i concetti su più livelli, secondo la maggiore o minore vicinanza all'argomento principale
3. metti in rilievo ogni concetto
4. utilizza colori, disegni, simboli e dimensioni per orientarti meglio.
 
Paper Victim



Le mappe mentali si possono fare a mano - vedi sopra - o con il pc - vedi sotto.
Chiamami pure "paper victim", ma io preferisco il foglio di carta con tanto di matite colorate.
Si tratta di tornare bambini, quando la creatività spontanea era all'apice.
In ogni caso, esistono strumenti informatici efficaci per organizzare in modo automatico e preciso il lavoro creativo. Eccone due:
Bubbl
Freemind

Adesso hai anche la possibilità di scaricare due app per la "costruzione del pensiero":
Solo tablet



Questione di punti E di vista
Il software ti permette di modificare, spostare, aggiungere o cancellare i concetti fin quando non ti sei chiarito le idee. L'unico svantaggio è la perdita di creatività originaria.

Secondo te si può essere buoni "elettricisti" senza usare il mezzo... elettronico?
Illuminami con un tuo commento lampo!



Questo post è stato ispirato dall'e-book "Blog Writing", di Roberto Sartoris. Pp. 24-32.
Immagini::
"Blog Writing", di Roberto Sartoris - 2010
fontanaconsoldino.blogspot.com
12manage.com
anastasis.it

6 commenti:

  1. Grazie per la citazione. E bravissima: le mappe mentali sono un esercizio stra-utile. La nostra cara Francesca ne sa qualcosa. Chiedi a lei ;)

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    1. Ci mancherebbe, Vale.
      Contenta che ti sia piaciuto...
      Io cmq sono "paper victim"... un ce niente da fà!
      Levatemi tutto, ma non i miei pennarelloni!

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  2. E anche qui a Pennamontata usiamo solo carta, penna, matite. Preferiamo, e di molto anche.

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  3. Ciao Roberta, bell'articolo.;-) Le mappe mentali sono una gran bella risorsa per noi redattori/copywriter/scrittori. Io ne sto abusando per sviluppare il mio pensiero laterale.
    Anch'io sono assolutamente per la carta perché pensiero e scrittura si sincronizzano e lo scopo di una mappa mentale è catturare col retino tutte le parole, i concetti, le idee che svolazzano nel nostro giardino cerebrale. Su un foglio elettronico c'è il rischio di perdere l'immediatezza. I pensieri, a volte, si perdono con la stessa velocità di un battito d'ali. Quanta poesia alle 9.20 del mattino. ;-)

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  4. Grazie Francesca della tua poesia... apprezzatissima!

    :-)

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