Hai imparato a usare Facebook.
Poi è toccato a Twitter.
Ora devi capire come si usa Google Plus.
Prima di scrivere, però, ti servono le parole giuste.
Quali? Scopriamolo insieme all'esperta Michaela Matichecchia.
Diciamolo chiaro: nessuno ha capito il senso di Google Plus prima d'iniziare a usare Google Plus.
Insomma, perché un altro social?
A cosa serve?
Non bastano i 1000 che ci sono già?
L'hai pensato anche tu social-media coso. Lo so.
Tu, che cammini per strada mangiando un'apple e ti nascondi dietro i tasti.
E l'ho pensato anch'io che social-media coso - fino a prova contraria - non sono.
Infatti ho iniziato un passo alla volta: iscrizione; interazione con chi mi cercava - lui, tanto, andava; curiosità per qualche post sull'argomento; e quando stavo per abbandonare la nave ho parlato con lei - Michaela Matichecchia - e mi si è aperto un mondo.
Ho scoperto che ci sono più ragioni per usare Google Plus.
Infondo lo dice il nome stesso e leggendo questo post - secondo me - ti convinci pure tu.
Parola di Tourtools.
Parole che... contano
Parlando di social e di Plus, partiamo da un concetto base:
E +1 è anche il primo termine che s'impara su Google+.
Quando regali un +1 al sito o alla pagina di un social-friend aggiungi la tua segnalazione a quella degli altri; anzi, fai qualcosa di più: condividi un contenuto.
Su #Googleplus ci sono anche gli stream degli hashtag, ovvero quelle parole che mettiamo dopo un cancelletto; e si possono avere addirittura gli hashtags automatici.
Poi è toccato a Twitter.
Ora devi capire come si usa Google Plus.
Prima di scrivere, però, ti servono le parole giuste.
Quali? Scopriamolo insieme all'esperta Michaela Matichecchia.
Diciamolo chiaro: nessuno ha capito il senso di Google Plus prima d'iniziare a usare Google Plus.
Insomma, perché un altro social?
A cosa serve?
Non bastano i 1000 che ci sono già?
L'hai pensato anche tu social-media coso. Lo so.
Tu, che cammini per strada mangiando un'apple e ti nascondi dietro i tasti.
E l'ho pensato anch'io che social-media coso - fino a prova contraria - non sono.
Infatti ho iniziato un passo alla volta: iscrizione; interazione con chi mi cercava - lui, tanto, andava; curiosità per qualche post sull'argomento; e quando stavo per abbandonare la nave ho parlato con lei - Michaela Matichecchia - e mi si è aperto un mondo.
Ho scoperto che ci sono più ragioni per usare Google Plus.
Infondo lo dice il nome stesso e leggendo questo post - secondo me - ti convinci pure tu.
Parola di Tourtools.
Parole che... contano
Parlando di social e di Plus, partiamo da un concetto base:
- +1 è condivisione
E +1 è anche il primo termine che s'impara su Google+.
Un simbolo - più che una parola - capace d'esprimere nel click una filosofia pluralista:
- la singola persona insieme ad altre persone fa tante persone
Quando regali un +1 al sito o alla pagina di un social-friend aggiungi la tua segnalazione a quella degli altri; anzi, fai qualcosa di più: condividi un contenuto.
Quindi, se due più due fa quattro, fatti in quattro... più uno.
L'importante è non cadere nel solito tranello di Facebook.
Sarà ch'è stato il primo social a introdurre il like, ma - ammettilo - ne sei ossessionato.
Allora meglio dirlo: +1 non è "mi piace" e i due non vanno confusi.
Dire "mi piace un gelato" è ben diverso dal chiedere "vuoi mangiare un gelato con me?".
O no? E non è un caso se, mentre sui siti web trovi il pulsante +1, nelle singole pagine del sito compare il pulsante "condividi". Il ruolo è lo stesso: dai un occhio alla tab +1 sul profilo per credere.
Ma torniamo all'incompreso social-network.
Sotto un post di Google+ i due tasti "+1" e "condividi" sono separati.
Nel primo caso stai dicendo "concordo che il gelato sia buono"; nel secondo approvi e diffondi consenso.
Profilo e pagina: tra persona e brand fatto persona
Su Google+ hai un profilo.
O anche più di uno, se vuoi; anzi, tanti quanti account gmail possiedi.
Ma la regola della social netiquette è chiara: devi usare un nome reale.
Non solo.
Ogni azienda, organizzazione, attività può creare dal profilo una o più pagine.
Ogni azienda, organizzazione, attività può creare dal profilo una o più pagine.
Profili - tuo, nostro, loro - e pagine sono comunque persone: quelle che le hanno create.
Cerchie: suddivisione in gruppi di persone e/o interessi
Su Google+, come nella vita reale, vivi di frequentazioni.
Ma - a differenza della vita reale (o forse no?) - puoi creare cerchie con tanto d'etichette: compagni di scuola, amici dello stadio, colleghi, famiglia; alcune le suggerisce lui di default, altre puoi crearle tu stesso.
Ma - a differenza della vita reale (o forse no?) - puoi creare cerchie con tanto d'etichette: compagni di scuola, amici dello stadio, colleghi, famiglia; alcune le suggerisce lui di default, altre puoi crearle tu stesso.
Perché?
Lo scopo è facilitare la condivisione mirata e non inviare foto, post, video, eventi sul calcio alla mamma che il calcio non lo guarda - per dire.
Ogni volta che scrivi un post, vai su "A:" e scegli la persona o la cerchia con cui vuoi condividerlo.
Con due semplici mosse farai... rete.
Hangout e condivisione dal vivo
Su Google+ puoi parlare dal vivo con chi ti pare: giocatore di pallone, cantante, attore o... Presidente.
Già ma che cos'è questo hangout?
Una conference call, trasmessa e registrata su qualsiasi sito, su Google+ e - udite, udite - su YouTube.
Tu, io e altre persone - massimo dieci - possiamo chiacchierare, scambiare opinioni, chiedere, imparare.
Il video rimane a disposizione sulle due piattaforme e può essere - indovinate? - condiviso da altre persone.
C'è anche il nuovo servizio Google Plus hangouts per chattare o avviare una videochiamata con le cerchie o con qualunque persona abbia la possibilità di contattarti.
Pubblico, ovvero condividere senza confini.
La condivisione può essere su cerchie, singole persone o... pubblico.
L'opzione "pubblico" è una parola molto importante su Google+: consente a chiunque di vedere i tuoi post, anche al re dei motori di ricerca Google.
Se non hai scritto un contenuto privato o specifico, scegli sempre "pubblico" tra le opzioni "A:".
L'opzione "pubblico" è una parola molto importante su Google+: consente a chiunque di vedere i tuoi post, anche al re dei motori di ricerca Google.
Se non hai scritto un contenuto privato o specifico, scegli sempre "pubblico" tra le opzioni "A:".
Post: cosa condividi?
Altra parola importante è post, sinonimo di pensiero, articolo, foto, video, link, invito a un evento.
Attenzione che su Google+ il link solo soletto è spam; e sono tante le parole da imparare per segnalarlo: "disattiva", "segnala/blocca", "segnala come spam o abuso".
Tutte parole che trovi sul menu contestuale dei post e anche su profili/pagine.
+1, condividi, commento, menzione: interazione
Ad ogni post puoi dare un +1 oppure condividerlo.
L'abbiamo già detto.
Aggiungiamo che in quel post puoi lasciare anche un commento.
Queste 3 parole - +1, condividi, commento - si riassumono con il termine interazione.
Non solo.
Nel commento e/o nel post puoi menzionare una persona, scrivendo il suo nome preceduto da +1 o @: si crea subito un link di notifica al profilo/pagina dell'interessato; come su Twitter, con un +1 in più (?).
Notifiche: aggiornamento e flusso di condivisione
Le notifiche si ricevono in tanti modi, anche attivandole negli stream delle cerchie.
Calma e sangue freddo: non sputare sangue su questa parola.
Stream non è altro che il flusso di notizie: c'è quello del profilo, quello della pagina, quello della home e quello... delle cerchie; per trovarlo - sì c'è un flusso di post differenziato per ogni cerchia - vai in home e cerca il menu orizzontale. Cliccando sulla cerchia specifica, appaiono solo i post di quelle persone: puoi decidere se visualizzarli nello stream della home - con quelli di tutti gli altri - o ricevere notifiche mirate.
Su #Googleplus ci sono anche gli stream degli hashtag, ovvero quelle parole che mettiamo dopo un cancelletto; e si possono avere addirittura gli hashtags automatici.
Sempre nel menu orizzontale home, infine, c'è l'opzione layout stream: serve per visualizzare i post su una o più colonne; infondo trovi le ricerche che hai salvato.
Ricerca: scoprire, esplorare, trovare
Ricerca è la parola d'ordine per entrare nella testa e nei tasti di Google Plus.
Usa la barra di ricerca per trovare tutto quello che vuoi.
Temi caldi: quando la condivisione è... scottante!
Se diventi un mago di Plus e riesci a coinvolgere più persone in poco tempo con il post, t'aggiudichi la top dei "Temi Caldi": lo stream dei contenuti più letti, visibili anche dalla home.
Community: incontro e confronto.
C'è il profilo.
C'è la pagina.
E c'è anche la community: uno spazio d'incontro/confronto tra più persone. Ricorda di scegliere bene le impostazioni sulla privacy - pubblica o privata - perché non potrai più tornare indietro.
Dashboard: tutte le indicazioni per la tua attività
Per la tua attività - qualunque essa sia - crea una pagina e non dimenticare di controllare la dashboard.
Local: fatti raggiungere
Se la tua attività è locale, crea una pagina local e collegala alla tua scheda places: trovarla sarà più facile.
Mobile: per dire dove sei e far sapere che sei felice
Dalla tua app mobile Google+ puoi condividere foto, video, post; ma anche fare check-in o dire di che umore sei.
Adesso per esempio dimmi la verità: ti è piaciuto questo post?
Adesso per esempio dimmi la verità: ti è piaciuto questo post?
Hai già preso dimestichezza con le parole di Google+?
E sei pronto a condividere, grazie ai consigli della brava Michaela?
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