Parla come senti

Siamo fatti di parole.
Siamo fatti di gesti.
Siamo fatti di emozioni.
Non siamo fatti "a viver come bruti".


Dante aveva ragione.
Ciò che distingue l'essere umano dal resto del mondo animale è la capacità di scambiare informazioni attraverso l'uso razionale della parola. La comunicazione digitale (o verbale) si basa su una serie di suoni articolati e organizzati in codici decifrabili. Ma non è l'unico modo per esprimersi.

Ci sono gesti e immagini, che parlano di noi anche se stiamo zitti. La "comunicazione analogica" (o non verbale) si fonda su una serie continua d'atteggiamenti, inquadrabili in un comportamento più o meno decifrabile. Impossibile non avere un comportamento; anche il sonno è sinonimo di riposo e stanchezza.

Che dire, poi, dell'emozione?
Per esprimerla bene si ricorre all'interiezione: i testi si riempiono di stupore vocalico (ah!, eh!, ih!, oh! uh!) e scivolano sul classico: "Sono senza parole". Infatti. Sono proprio quelle che mancano, perché traslare su carta gli stati d'animo è difficile: mancano le reazioni psico-somatiche.
Psico-somatico è un termine d'origine greca, che unisce anima e corpo in un sintomo: la prima sente nel profondo, il secondo manifesta in superficie. Se sono imbarazzata, arrossisco; se sono innamorata, mi batte il cuore; se sono stanca, sbadiglio; se sono arrabbiata, batto i piedi; se sono annoiata, storco la bocca. 
Ma se devo esprimere tutto questo a parole, il dito tamburella indeciso sui tasti.

Per fortuna la lingua è piena di espedienti: similitudini, metafore, paragoni e traduzioni letterali di sintomi corporei diventano "modi di dire" comuni. Ecco un elenco tratto dalla mia pagina Facebook e compilato con l'aiuto di Michaela Matichecchia, Marco Pesino, Luca Tassani, Ilaria PierannunzioMichael DeCow e Marco Squarzoni
Perdonerai alcune espressioni "volgari": descrivono bene le situazioni emozionali.

  • Ho il sangue amaro
  • Mi è salito il sangue alla testa
  • Mi rode il fegato (o il c..o)
  • Ho il fegato marcio
  • Ho un pugno nello stomaco
  • Mi si è stretto lo stomaco
  • Ho un gran cuore
  • Mi batte forte il cuore
  • Ho le mani che mi prudono
  • Ho il latte alle ginocchia
  • Mi gira la testa
  • Mi girano le palle
  • Ho un diavolo per capello
  • Divento tutta rossa
  • Rido a crepapelle
  • Stringo i denti
  • Digrigno i denti
  • Ho avuto un gran culo
  • Mi strappo i capelli.
  • La lingua batte, dove il dente duole.

"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza", scrive il padre della lingua italiana. Peccato che ha una figlia un po' monella, che si diverte e si ribella.
Succede nelle migliori famiglie.

E tu?
Che frasi usi per parlare come senti?
T'accontenti di quelle più comuni o inventi strani neologismi?

Visual: Brdiget Collins per simonedoinel.tumblr.com

7 commenti:

  1. Credo di usarne poche, solo perché in genere non amo le frasi fatte e i modi di dire.
    Però mi piace trovare qualche espediente per rinnovare il bagaglio di "frasi emozionali" :)

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  2. Ciao Dani,
    grazie mille.

    Vero, sono tutti modi di dire: d'altronde, se ci pensi, devono essere molto comuni per risultare comprensibili a tutti.
    Proprio per questo sarebbe carino trovarne di nuove... magari legate anche all'ambiente "social".
    Un po' di neologismi emozionali.

    :-)

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  3. Avendo letto io Noro Landi, tue preventive scuse per la citazione di espressioni "volgari", mi accingevo a leggere chissà che. Invece l'unica frase presunta volgare è: "Ho avuto un gran culo". E' tremenda lo ammetto, è sconvolgente lo concedo, ma c'é anche "Ho un gran cuore"! Mi chiedo perché due frasi che esprimono altrettanti riferimenti al corpo. A due diverse parti del corpo. Sono considerate una nobile; l'altra plebea. Chi mai, per primo, emise questo arbitrario giudizio? E perché mai, in modo pedissequo, gran parte di noi lo approva? No, Roberta, è arrivato il tempo di riscattare l'onore del "culo". Ci accorgeremo allora che la frase in questione non è volgare. Anzi, sai che ti dico, in tempo di crisi… tutti avremmo bisogno di avere un gran culo!
    Questo commento è degno di menzione, con un tweet, affinché ognuno legga e mediti? Non so. Fai tu. I don't care!

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  4. Ah ah ah carissimo Noro Landi...
    Il poetico modo in cui esprimi cotanto pensiero pare in contraddizione, ma solo alla prima impressione.
    La tua lucida e arguta favella racconta una storia vera e bella.
    Che finisca in "lo" o in "ore", Sempre di cu... si tratta; e comunque tu lo voglia riempire "tondo come il mondo" sarà il tuo sentire.
    Riscattiamo il cu...; lo facciamo perchè lo vogliamo.
    Ormai ben altra, caro Noro, è la volgarità.
    Come quella di un bel "Ma vada a cagare..."; ma pur sempre dal primo la seconda deve sfociare.

    Ah ah ah Noro Landi ti ringrazio per l'intervento... ispiratore!!!
    :-)

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  5. L'emozione è ciò che spinge le mie parole ad uscire.
    Dante aveva super ragione.
    Io non ho frasi tipiche da usare ma seguo sempre ciò che mi dice il cuore.

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  6. Cara Giovy,

    i tuoi commenti mi fanno sempre emozionare.
    Ho detto tutto!
    :-)

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