Il retweet è un buono strumento per condividere e attirare follower. Ma come si fa? Sei sicuro di sfruttare a pieno le sue potenzialità?
Ecco 7 regole per diventare un mago del retweet.
Scegli i tasti
Quando leggi un tweet, hai quattro possibilità:
- passare oltre, perché il contenuto non interessa a te, né ai tuoi followers: sorvola pure (?)
- rispondere, perché l'argomento ti suscita una reazione: clicca su "risposta" e parla con l'autore
- inserirlo nei TopTweet, perché vuoi conservarlo o leggerlo in un secondo momento: con la stellina "preferiti" archivi il contenuto in due click
- diffonderlo, perché ti è piaciuto e può interessare a tutti: clicca pure su "retweet".
Scegli i testi
Il retweet è una forma "virale".
Non significa che ha l'influenza, ma che si diffonde rapido di tweet in tweet e ha sempre un ritorno in termini d'influenza, conoscenza e indicizzazione.
Hai deciso di aprire un blog?
Più persone re-twittano il tuo post, più possibilità hai (?) di conquistare nuovi lettori. Trovare followers interessanti o interessati ai tuoi argomenti è uno dei risvolti positivi dell'effetto "social-eco".
Non solo.
Il retweet è anche un modo per informare, intrattenere e dare voce a contenuti degni di nota.
Già, ma come si riconosce il Re(dei)tweet?
Ecco alcune linee guida:
- è interessante per me e per chi mi segue
- è attinenente agli argomenti che tratto
- è inedito
- è ironico
- è originale
- è saggio
- propone iniziative "comunitarie"
Cura la forma
Eletto il RE-tweet, bisogna incoronarlo: la solita questione di forma.
Ecco due consigli efficaci:
- rielabora il contenuto e sostituisci le parole originarie con parole originali: estro e gesto si notano
- aggiungi un RT davanti al testo: fa capire quanto tieni alla cura dei particolari. La menzione all'autore puoi metterla in coda. Questo è un vero trucco da mago del retweet, perché nella bacheca comparirà il nome di chi l'ha scelto: tweetiti, twotiti... tu
- usa le virgolette della citazione, quando un follower ti fa un complimento o retwitta il tuo contenuto: si crea una forma di pseudo-dialogo, tanto apprezzata sui social quanto l'aforisma sui vecchi diari
Non esagerare
Il retweet è un modo per intrattenere, condividere, farsi notare.
L'importante è non esagerare: significherebbe usare tattiche "sgamabili" e aver poco da dire.
Non chiedere mai
Il copywriter Riccardo Esposito ha scritto di recente un post intitolato "Un blogger non deve chiedere mai (o quasi)". Il principio vale anche per il retweet: chiederlo è sbagliato. Meglio conquistarlo con argomenti originali e condivisioni ad hoc.
Non pretendere
Chi semina semi, non raccoglie cinguettii (?)
Se retwitti un contenuto, fallo senza aspettarti nulla in cambio. Il retweet non è uno scambio di favori, anche se alla lunga potrebbe diventarlo; pensalo come un'opportunità per te e per chi ti segue: tutto quello che viene, sarà fruttuoso (?).
Non bleffare
Quando retwitti, fallo con criterio: apri il link e leggi il contenuto.
Non hai tempo? Dai almeno uno sguardo veloce, altrimenti lascia perdere.
I rischi sono due:
- i 140 caratteri del tweet non sono attinenti al contenuto originario... ops, eppure l'hai condiviso tu
- l'autore del tweet chiede un commento e tu non sei pronto. What's shame! Quello poco credibile saresti... tweetiti, twotiti, TU.
Tu cosa ne pensi?
Sei d'accordo su queste regole?
Vuoi aggiungerne altre?
Approfondimenti:
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