Quattro lingue.
Una radice.
Più sensi.
Seguiamo le orme di un crudele ufficiale britannico, vissuto nell'Irlanda di fine Ottocento...
Lo scontro delle "3F"
Charles Cunningham Boycott nasce a Norfolk nel 1832 e presta servizio presso la British Army, dove raggiunge il grado di ufficiale; quando il ricco Conte di Erne gli propone di amministrare i suoi latifondi nella contea di Mayo, Boycott si trasferisce in Irlanda.
L'ufficiale britannico si dimostra ben presto all'altezza del suo ruolo, se non fosse che eccede nel maltrattare i contadini dipendenti: vessazioni, frustate e punizioni sono all'ordine del giorno.
Abbiamo svelato un altro mistero etimologico: "to boycott" è un verbo inglese, derivato dal nome di un personaggio realmente esistito.
Boicottaggio
Se fossi un uomo influente, cosa ti piacerebbe boicottare?
Fonti:
"Dizionario degli errori e dei dubbi della lingua italiana", di Barbara Colonna, 2001 p. 41
Wikipedia - Enciclopedia on-line
A. Panzini "Il padrone sono me" - Mondadori, Milano
Immagine:
wellfleetian.com
Una radice.
Più sensi.
Cosa si nasconde dietro il verbo "boicottare"?
Qual è il suo significato?
Qual è il suo significato?
Seguiamo le orme di un crudele ufficiale britannico, vissuto nell'Irlanda di fine Ottocento...
Lo scontro delle "3F"
Charles Cunningham Boycott nasce a Norfolk nel 1832 e presta servizio presso la British Army, dove raggiunge il grado di ufficiale; quando il ricco Conte di Erne gli propone di amministrare i suoi latifondi nella contea di Mayo, Boycott si trasferisce in Irlanda.
L'ufficiale britannico si dimostra ben presto all'altezza del suo ruolo, se non fosse che eccede nel maltrattare i contadini dipendenti: vessazioni, frustate e punizioni sono all'ordine del giorno.
La spietata condotta trova un valido oppositore in Michael Davitt, leader della Lega irlandese dei lavoratori della terra (Irish Land League).
L'organizzazione, nata per difendere i braccianti dall'esproprio delle terre e per migliorare le loro condizioni di vita, ha lanciato da poco la campagna delle "3F":
L'organizzazione, nata per difendere i braccianti dall'esproprio delle terre e per migliorare le loro condizioni di vita, ha lanciato da poco la campagna delle "3F":
- Fair rent: giuste condizioni affittuarie.
- Fixity of tenure: la fissità del possesso.
- Free sale: la libera vendita.
Inutile dire che si tratta di principi inaccettabili per uno "schiavista-latifondista" come Boycott, che tenta in tutti i modi di bloccare l'iniziativa sul nascere.
Boicottare Boycott
Corre l'anno 1880.
La Lega resta fedele al suo stile e passa al contrattacco con un'azione non-violenta, ma lacerante: l'isolamento totale di Boycott: nessun irlandese deve collaborare o avere contatti con lui. Tutta la comunità risponde positivamente all'appello: i vicini di casa diventano muti, i banchi in chiesa sono tutti occupati, i negozi non vendono, i postini non consegnano e, ciliegina sulla torta, i braccianti non lavorano.
Gli inglesi definiscono quest'azione di non-collaborazione di massa ed esclusione dalla società con il verbo "to boycott", dal nome proprio di colui che per primo l'ha dovuta subire.
L'epilogo è scontato: il disastro produttivo.
Il ricco Conte di Erne vede le sue terre inaridire e licenzia in tronco l'ufficiale britannico.
Boicottare Boycott
Corre l'anno 1880.
La Lega resta fedele al suo stile e passa al contrattacco con un'azione non-violenta, ma lacerante: l'isolamento totale di Boycott: nessun irlandese deve collaborare o avere contatti con lui. Tutta la comunità risponde positivamente all'appello: i vicini di casa diventano muti, i banchi in chiesa sono tutti occupati, i negozi non vendono, i postini non consegnano e, ciliegina sulla torta, i braccianti non lavorano.
Gli inglesi definiscono quest'azione di non-collaborazione di massa ed esclusione dalla società con il verbo "to boycott", dal nome proprio di colui che per primo l'ha dovuta subire.
L'epilogo è scontato: il disastro produttivo.
Il ricco Conte di Erne vede le sue terre inaridire e licenzia in tronco l'ufficiale britannico.
Il governo inglese, dal canto suo, non assiste inerme alla plateale insubordinazione degli irlandesi e decide di intervenire in due modi:
- intimando alla Lega di cambiare la sua condotta (inutilmente);
- inviando una scorta militare per proteggere Boycott, costretto a tornare in patria quello stesso anno.
L'ufficiale britannico, ex ammnistratore di terre, morirà in Inghilterra nel 1897.
Quattro lingue. Una radice. Più sensi.
Quattro lingue. Una radice. Più sensi.
Abbiamo svelato un altro mistero etimologico: "to boycott" è un verbo inglese, derivato dal nome di un personaggio realmente esistito.
I Francesi sono i primi a traslare il termine in boycotter, seguiti dai Tedeschi con boykottieren e da noi Italiani con boicottare.
Ma cosa vogliono dire il verbo ed il corrispondente sostantivo "boicottaggio"?
Ma cosa vogliono dire il verbo ed il corrispondente sostantivo "boicottaggio"?
Urge puntualizzare che boicottare non ha un significato univoco, nè tanti significati diversi; meglio parlare di più sfumature (sensi) dello stesso significato.
Nel primo caso, quello più antico e coerente con l'origine del termine, boicottare significa "mettere al bando" un commerciante colpevole, impedendogli di svolgere la propria attività. Situazione non meno triste di quella in cui è incappato il crudele Boycott.
Per amor di cronaca, tocca puntualizzare che i puristi hanno sempre rifiutato l'espressione; ma la lingua è un po' come la rete: mutevole, immensa e libera dagli schemi.
Tant'è che boicottare si diffonde rapidamente in Europa ed acquisisce presto una nuova sfumatura di signifcato: "congiurare contro qualcuno o qualcosa", ostacolandone l'attività o la produzione; da qui a che il termine assuma valenza politica, il passo è breve (lo Stato è il primo "produttore di beni").
Oggi il verbo boicottare è entrato nell'uso comune con un significato che riassume i primi due: "ostacolare, escludere".
Boicottato
Per amor di cronaca, tocca puntualizzare che i puristi hanno sempre rifiutato l'espressione; ma la lingua è un po' come la rete: mutevole, immensa e libera dagli schemi.
Tant'è che boicottare si diffonde rapidamente in Europa ed acquisisce presto una nuova sfumatura di signifcato: "congiurare contro qualcuno o qualcosa", ostacolandone l'attività o la produzione; da qui a che il termine assuma valenza politica, il passo è breve (lo Stato è il primo "produttore di beni").
Oggi il verbo boicottare è entrato nell'uso comune con un significato che riassume i primi due: "ostacolare, escludere".
Boicottato
[...] Sa lei, padrona bella, cosa vuoi dire essere boicottati? Non si mangia, non si beve, non si dorme più. Vai alla bottega? E per te la roba non c'è! Hai il pagliajo? E la notte te lo bruciano. Porti il pane al forno? Per te il fornaio non ha più il fuoco. Vai per la strada? Anche i piccoli, i bastardi, ti fischiano dietro; e guai a toccarli! "Ricordàtevi hanno detto che le bèstie dèvono morire di fame e di sete." Deve sentire nelle stalle grandi, che rugghi! Sembrano quasi dei cristiani. Ma adesso la legge è così.»
Boicottaggio
Se fossi un uomo influente, cosa ti piacerebbe boicottare?
Fonti:
"Dizionario degli errori e dei dubbi della lingua italiana", di Barbara Colonna, 2001 p. 41
Wikipedia - Enciclopedia on-line
A. Panzini "Il padrone sono me" - Mondadori, Milano
Immagine:
wellfleetian.com
Bellissima la storia del verbo!
RispondiEliminaSe potessi boicotterei pellicce, test su animali, politici, vip :D
Io le tue 4 più le "veline della scrittura"...
RispondiEliminaAha haha hahha!